Brillano i quattro gioielli dell’Alto Adige

by Albore Simone Marino

Quattro città altoatesine per raccontare il passato, il presente e il futuro di un territorio ricco di sfumature. Quattro gioielli per scoprire l’Alto Adige e vivere le bellezze incredibili dei suoi luoghi. Merano, Bressanone, Brunico e Glorenza interpretano alla perfezione il carattere cosmopolita dell’Alto Adige e i suoi valori più importanti, come la cultura alpina, il forte legame con la tradizione locale e il suo fascino senza tempo.

MERANO

Come in una favola, Merano conduce alla scoperta di dimore aristocratiche e dell’appassionante storia della Principessa Sissi. Lungo il Passirio, è possibile ripercorrere la sua storia e sentirsi, anche solo per brevi istanti, l’imperatrice d’Austria. É infatti nella città del benessere e del relax che Elisabetta di Baviera trascorse 18 lunghi mesi: circondata dallo sfarzo del Castel Trauttmansdorff, dove riuscì a vivere momenti così felici da scegliere Merano anche in altri occasioni. Un luogo incantevole che oggi sorprende non solo per il Touriseum, il Museo del Turismo ospitato all’interno e dedicato a due secoli di storia del turismo altoatesino, ma anche per gli 80 ambienti botanici provenienti da tutto il mondo che caratterizzano il Giardino Botanico di Castel Trauttmansdorff.

Dal passato al presente, oggi Merano non è solo la città dei ricordi più piacevoli della Principessa Sissi ma anche un esempio di come la cultura alpina e la cultura mediterranea possano fondersi perfettamente: dall’enogastronomia ai paesaggi fino alle tradizioni. Piccola per dimensione, ha un animo internazionale e cosmopolita e si caratterizza per il suo bilinguismo perfetto: la metà dei suoi abitanti è di madrelingua tedesca e la restante parte è di madrelingua italiana.

Nota dal XIX secolo come città di cura, Merano è anche un polo culturale caratterizzato da uno stile contemporaneo e moderno. Basta infatti passeggiare lungo le vie del centro per comprendere come moderno e antico hanno saputo fondersi alla perfezione: edifici in stile liberty come il Kurhaus, lungo il Passirio, si contrappongono alle linee più moderne di Terme Merano, progettate dal celebre Matteo Thun. Alcuni dei palazzi dell’Art Nouveau sorti durante il 1800, come il Pavillon des Fleurs e il Teatro Puccini, fanno da contraltare ai Portici di Merano e al più antico quartiere Steinach, risalente al Xli secolo, Oltre la storia, c’è un presente vivido e frizzante: vie dello shopping e mercati cittadini, come il Mercato Meranese dedicato all’artigianato e il Mercato Contadino. E per gli appassionati di arte? Anche in questo caso ce n’è per tutti i gusti: il Palais Mamming è infatti il museo perfetto per gli amanti dell’arte antica, con le sue sculture gotiche e gli antichi dipinti barocchi, mentre lo spazio espositivo Merano Arte è pensato per ospitare mostre di arte figurativa, letteratura e spesso nuovi media.

Tra arte e cultura, il benessere e il relax da queste parti sono sempre di casa.

Consigli e curiosità per scoprire Merano

Il Monocle Shoo Merano

Merano è l’unica città italiana ad ospitare il celebre shop londinese.
Profumo intenso di caffè accolgono curiosi e turisti in questo piccolo angolo di paradiso dal gusto  internazionale; pop up shop del magazine londinese Monocle dedicato al lifestyle e agli affari internazionali.
Dal genio del suo fondatore Tyler BrOlé, lo shop meranese accoglie in un ambiente eclettico, prodotti Monocle e pezzi unici di design.

Volare con la Seggiovia Merano-Tirolo

Bastano 20 minuti per raggiungere il paese di Tirolo sopra a Merano.
Una salita con i piedi a penzoloni nel vuoto che regala una vista impagabile sopra i vigneti e la città di Merano.
Solo per chi non soffre di vertigini!

Le nuove Terme Merano

Non resta che aspettare fine novembre per scoprire le novità che le incantevoli Terme Merano hanno in serbo per gli ospiti. I lavori di ampliamento infatti regaleranno momenti di puro relax: presso la nuova struttura cubica, in vetro e in acciaio, saranno ricreate delle zone di riposo interne ed esterne per pause di puro piacere.
I trattamenti di benessere della Spa completano un’esperienza indimenticabile: 26 stanze per scoprire le proprietà benefiche che nascondono la mela, l’uva, il siero di latte e il pino mugo.
Tutte materie prime che ricreano i profumi della natura altoatesina.

BRESSANONE

Il viaggio alla scoperta dei gioielli altoatesini prosegue a Bressanone, altra pietra miliare di questo territorio nonché più antica città del Tirolo. Nominata da qualche mese città alpina del 2018 per la sua visione futuristica incentrata sull’innovazione, Bressanone è la sede di alcune delle testimonianze storiche più interessanti dell’Alto Adige e punto di riferimento per alcuni degli eventi culturali, enogastronomici e sportivi più famosi.

Qui il passato di sede vescovile ha plasmato ogni angolo e ancora oggi le antiche testimonianze ecclesiastiche caratterizzano l’architettura. Nel centro storico il paesaggio urbano è dominato dalle due torri del Duomo e dall’adiacente chiostro che, con i suoi affreschi, è uno dei più importanti monumenti dell’Alto Adige dal punto di vista culturale.
Storia e religione sono protagoniste anche delle 70 sale del Palazzo Vescovile, che ospita il Museo Diocesano e il Museo dei Presepi.
Inoltre il Museo della Farmacia, che è ospitato in una residenza cittadina nel centro della città, offre uno spaccato sullo sviluppo della farmacologia e dei legami tra la storia della città, delle famiglie del luogo e della farmacia. Un altro importante centro culturale, a pochi chilometri dal centro della città, è il Forte di Fortezza che, edificato intorno al 1830 è ora utilizzato come spazio culturale ed espositivo. Poco distante dal centro di Bressanone si trova anche la splendida l’Abbazia di Novacella con la sua biblioteca, la storica pinacoteca e lo stile tardo barocco e gotico. L’Abbazia è inoltre molto conosciuta per la sua cantina, annoverata tra le più antiche cantine attive del mondo e di recente ampliata e ristrutturata in chiave moderna.

Bressanone continua oggi la sua tradizione di città culturale con eventi di alta qualità come il “Festival Acqua e Luce” in primavera e lo spettacolo multimediale di luci e musica durante il periodo natalizio. Ed è proprio in questo periodo che i più sportivi potranno andare alla ricerca della giusta discesa tra i 43 km di piste della Plose, la montagna di casa di Bressanone. Il comprensorio sciistico fa parte della rete Dolomiti Superski ed è particolarmente conosciuto dagli amanti degli sport invernali per la sua pista “Trametsch”, una delle discese più lunghe dell’Alto Adige con i suoi 9 Km; e per la pista da slittino “Rudi Run”, una delle più lunghe d’Italia.

Consigli e curiosità per vivere Bressanone

Nella macchina del tempo

Ripercorrere la storia di Bressanone è ancora più affascinante se ci si lascia guidare da esperti attori che, attraverso tour storico-teatrali, ci portano alla scoperta dei segreti della Bressanone più antica. Attraverso i Rendezvous Bressanone potrete intraprendere un viaggio nel tempo sulle tracce dell’elefante tra la Bressanone medioevale e quella moderna; oppure partire alla scoperta del mondo tenebroso che si racchiudeva un tempo tra le antiche mura, fatto di reati, crimini orribili e miti oscuri.

Il presente abbraccia il passato

Ottobre è il mese della quinta stagione per l’Alto Adige. Fino all’inizio dell’avvento c’è tempo per vivere il Törggelen, tipica tradizione della cultura altoatesina che celebra l’ospitalità di questo territorio e le sue antiche tradizioni culinarie. In armonia con un passato dai sapori unici, il presente di Bressanone brulica di nuove proposte culinarie:

  • Alter Schlachof, all’interno del vecchio mattatoio di Bressanone, è un punto di riferimento per cittadini e turisti, grazie ad un fitto programma di eventi culturali e Ingredienti freschi e di qualità sono invece i protagonisti di tutti i piatti che caratterizzano il menù.
  • Sul laghetto del parco più bello della città, Brix 1 si contradistingue per la sua offerta enogastronomica. Un mix di sapori lontani provenienti da tutto il mondo incontrano la tradizione regionale, regalando agli ospiti esperienze di gusto indimenticabili. Una curiosità? Il tetto del ristorante è una pioggia di foglie.
  • Più di 400 vini locali e non L’Italia intera e tutto il mondo si possono  gustare  presso l’Enoteca Vitis  che abbina  sapientemente eccellenti etichette di vino a piatti sempre freschi e ricercati.

BRUNICO

Non a caso definita perla della Val Pusteria, Brunico è un altro gioiello  che impreziosisce il territorio dell’Alto Adige. Dall’animo sportivo e divertente, Brunico stupisce sin da subito. Non appena attraversata  una   delle quattro porte d’ingresso della città, edifici colorati di mille sfumature, intenso profumo di fiori appena colti e piccole botteghe dalle vetrine deliziose ammaliano la vista e conquistano l’anima.

Da queste parti storia fa rima con architettura.
Basta infatti ammirare due dei più celebri musei di Brunico per comprendere in che modo il passato e il futuro hanno saputo plasmare questo territorio. Del Castello di Brunico, situato a sud, si parla per la prima volta nel 1271 e le prime ristrutturazioni, volute dal principe vescovo Albert von Enn, risalgono al 1324.
Testimonianza dell’incrocio di diverse epoche, il castello oggi mantiene la sua architettura di un tempo e ospita al suo interno uno dei sei musei di Reinhold Messner dedicato alla montagna.

Avanguardistico e dalle linee moderne è invece l’altro celebre museo della città di Brunico.
E’ infatti il genio di Zaha Hadid ad aver ideato il Messner Mountain Museum Corones, collocato proprio in cima al Pian de Corones, a 2.275 metri. Al suo interno è ancora Messner a raccontare l’alpinismo tradizionale, con il suo  sapere  da  vero  esperto  e  appasionato. La  struttura  del  museo  è  parte  integrante  dell’esperienza museale stessa e offre al visitatore la possibilità di spingere lo sguardo oltre i confini provinciali.

Viva e sportiva, Brunico è da sempre meta per vacanze attive e divertenti. Bellissime vie dello shopping, tante piccole botteghe artigianali ed esperienze  all’aria  aperta,  regalano  momenti  indimenticabili. Numerosi sono ad esempio i percorsi per andare a cavallo intorno alla città di Brunico ed immergersi nella natura altoatesina o i sentieri per praticare escursioni a tema, come “Le pietre raccontano” nei pressi di Falzes. Per gli appassionati di sport invernali le opportunità sono ancora di più: si può scegliere ad esempio di sciare al Pian de Corones oppure di affittare uno slittino e trascorrere una giornata incredibile insieme a tutta la famiglia.

Consigli e curiosità per vivere Brunico

La festa dei “diavoli”

La sfilata con più di 400 krampus è una tradizione antichissima e uno dei momenti più attesi dell’anno. Ci vuole un po’ di pazienza ma ne vale sempre la pena! L’appuntamento si ripete ogni due anni a dicembre: diavoli travestiti a festa si preparano ad invadere le vie della città e ad infastidire turisti e abitanti del luogo.

Le botteghe che stupiscono

Pezzi unici e antichi prodotti che da queste parti non sono mai oggetti d’antiquariato. Lungo le vie principali di Brunico si possono incontrare negozi particolari, come Variatio che crea gioielli e piccoli mobili di design davvero unici, pensati per chi non ama la produzione di massa. Colorati e realizzati con fibre naturali, i tessuti dell’azienda familiare Tessitura Franz sono davvero incredibili: in negozio si possono trovare tappeti, coperte di lana e persino articoli per i bambini.

GLORENZA 

Se Brunico è una perla, Glorenza può essere definita l’alessandrite dell’Alto Adige. Piccola ma di rara bellezza. Ed è così che si presenta: città più piccola delle Alpi Meridionali ma di una bellezza incredibile, unica nel suo aspetto. Con i suoi 900 abitanti, Glorenza può vantare alcune delle tracce più antiche del mondo, non a caso è l’unico  borgo  delle Alpi a conservare ancora perfettamente la sua originale struttura fortificata: una cinta muraria d’architettura medievale e le sue tre porte d’ingresso.

Inserita nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia, oggi Glorenza non è solo medioevo e storia, ma lungo le sue vie c’è molto altro da scoprire e vivere: appassionante e ingegnosa, è patria di uno dei più grandi disegnatori ed illustratori, Paul Flora, che continua ad essere ancora profondamente legato alla sua terra. La Porta di Tubre ospita ad esempio una mostra permanente dedicata a Paul Flora.

Legata indissolubilmente al suo passato, Glorenza è ricca di monumenti e testimonianze che riportano indietro nel tempo. Un esempio? Il mulino  da poco restaurato del borgo è la memoria di un tipo di produzione ormai dimenticata. Erano infatti gli artigiani locali ad utilizzarlo in passato per creare o lavorare ai loro prodotti.

Consigli e curiosità per vivere Glorenza

La prima e l’unica distilleria d’Italia a Glorenza

Poco distante dalle mura cittadine di Glorenza non manca occasione  anche per sorseggiare  un distillato molto raro per la zona: il whisky. Viene prodotto nella prima e unica distilleria di whisky in Italia. La forma dell’edificio appariscente si basa su un sistema costruttivo tradizionale  e presta alla distilleria un carattere moderno.

Scoprire la città dall’alto

Dalla porta di Sluderno che ospita anche la mostra “Tappe di una piccola città” si può raggiungere facilmente una parte del cammino di ronda. Da lì ci si gode una vista particolare sui tetti della città.

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