Montenegro, per nulla “amaro”

Vacanza estiva alla scoperta del Montenegro

by Albore Simone Marino

Partenza il 4 Agosto per la Repubblica del Montenegro con volo Air Serbia da Milano Malpensa alla volta di Podgorica, la Capitale di Stato, facendo scalo a Belgrado.

Arriviamo a Podgorica verso le 16 con circa 1.30h di ritardo accumulato in entrambi i voli che abbiamo preso. Qui prendiamo l’auto a noleggio con la compagnia Hertz, una Opel Corsa con cambio automatico tenuta piuttosto bene. Dalla Capitale montenegrina ci dirigiamo nella località dove abbiamo prenotato l’appartamento che si trova tra Budva e Tivat, vi arriviamo intorno alle 18.

Ad attenderci il personale di servizio dell’In Apartami, persone che anche con il passare dei giorni sono sempre state molto gentili, cordiali, disponibili e alla mano, peccato parlino solo serbo, ma alla fine ci si riusciva sempre a capire ed è questo l’importante!

L’appartamento purtroppo non è proprio il massimo, come dimensioni si può dire che è praticamente grande quanto una stanza di hotel, il “cucinino” era sostanzialmente un fornello elettrico da campeggio, ma la cosa peggiore era il bagno… bastava farsi la doccia per allagarlo!
A parte questo, ci avevano subito preso in simpatia e ci fornivano quantità industriali di asciugamani e il cambio lenzuola era settimanale.

ANEDDOTO

Tra Italiani in Montenegro:

Un tizio spiega a dei connazionali i servizi che ci sono nei pressi dell’abitazone presa in affitto…” .

Allora ci sta qui in fondo alla via a 20 metri un market, se volete vi ci porto in macchina 5 minuti o a piedi 10 minuti”.

 

20 metri in auto… già questa è un’eresia, se in più ci metti 5 minuti per fare 20 metri o hai la macchina dei Flinston o quella a pedali. Altra assurdità, 20 metri a piedi e metterci 10 minuti… che sei un bradipo?

Ma anche un anziano con il deambulatore ci metterebbe meno!


~ Piccola curiosità enogastronomica ~

Sfatiamo un mito, il famoso “Amaro Montenegro” non è un prodotto montenegrino!

Venne prodotto per la prima volta nel 1885, il creatore fu un nobile bolognese predestinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica. Per sottrarsi a questo destino fuggì da Bologna e girovagò per il Mondo fino a raggiungere l’allora Principato del Montenegro. Nel suo soggiorno montenegrino venne colpito dalle strepitose proprietà digestive di una bevanda locale detta Karik. Rientrato in Italia, si trasferì in Piemonte dove iniziò a lavorare come erborista e cercò di riprodurre il gusto di quel liquore che tanto aveva apprezzato. Nel 1885 brevettò una sua ricetta selezionando circa 40 tipi di erbe diverse, la ricetta rimane tutt’oggi segreta ed immutata da allora.  L’Amaro Montenegro fu dedicato alla Principessa Elena di Montenegro, futura sposa di Re Vittorio Emanuele III.

Parte del successo dell’Amaro Montenegro lo si deve al poeta Gabriele D’Annunzio, il quale rimase colpito da questa bevanda e la definì il “liquore delle virtù”.


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2 commenti

Samuele & Margherita 26 Aprile 2020 - 22:34

Siamo molto curiosi di andare in Montenegro, interessante la curiosità che hai pubblicato.

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Albore Simone Marino 27 Aprile 2020 - 09:53

E’ un magnifico Paese, c’è veramente molto da vedere.

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