Ancona tra mare e sacralità

Alla scoperta della Regione Marche tra Pesaro Urbino e Ancona - Parte 4

by Albore Simone Marino

Ancona

Città elegante ed affascinante, Ancona è stata fino dall’antichità uno snodo per le attività commerciali.

Teatro delle Muse Franco Corelli

Teatro delle Muse Franco Corelli

Tra le vie del centro spicca l’imponente edificio neoclassico del Teatro delle Muse Franco Corelli (1827).

L’affascinante facciata del teatro è formata dal portico a cinque arcate in elegante Pietra d’Istria, al suo interno ha una tipica sala a ferro di cavallo e 4 ordini di palchi e un palcoscenico di quasi 400 metri quadrati.

Il Teatro delle Muse è il più grande di tutta la Regione Marche e il 13° in Italia per capienza, con 1147 posti a sedere.

Danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale è rimasto inattivo per molti anni, venne riaperto al pubblico nell’Ottobre 2002.

Di grande rilevanza artistica il sipario tagliafuoco unico in Europa, firmato dallo scultore Valeriano Trubbiani.

Palazzo Benincasa

Palazzo Benincasa

Proseguiamo lungo le vie del centro, troviamo Palazzo Benincasa (XV sec.), uno dei più importanti palazzi nobiliari di Ancona e il più vasto edificio civile privato della città storica.

Eretto per volere del ricco armatore e commerciante Dionisio Benincasa, il cui intento era quello di accorpare sotto un unico edificio tutte le sue proprietà lato mare.

L’elegante edificio composto da una serie di bifore, si sviluppa per una lunghezza di oltre 50 metri seguendo l’andamento curvo della strada.

Dal 2008 è sede della Biblioteca Amatori e del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche.

LEGGENDA

Secondo una leggenda dalle sale superiori di Palazzo Benincasa, durante le ore nottrne si udirebbe la melodia di un pianoforte, a dilettarsi con quella musica sarebbe lo spirito di una ragazza morta oltre 150 anni fa.

 

Chiesa di Santa Maria della Piazza

Chiesa di Santa Maria della Piazza

Arriviamo poi presso la Chiesa di Santa Maria della Piazza (X sec.), notevole esempio di stile romanico, contiene resti delle chiese paleocristiane preesistenti.

La facciata risulta incompiuta nella parte superiore, la parte inferiore è caratterizzata da un’elegante rivestimento marmoreo di piccoli archi con inserti decorativi.

Chiesa di Santa Maria della Piazza

Ha una pianta rettangolare a croce latina divisa in tre navate e molto essenziale.

Una parte di pavimento lastricata in vetro, permettere di visionare alcui mosaici paleocristiani sottostanti.

Nella cripta sono presenti alucni resti di affreschi dei secoli VIII-IX e mosaici pavimentali del IV e VI secolo.

Anticamente era conosciuta come Santa Maria del Canneto, in quanto sorgeva in un luogo paludoso. Successivamente nell’area si sviluppa il mercato cittadino, la chiesa cambierà nome prima in Santa Maria del Mercato ed infine nell’attuale Santa Maria della Piazza.

Palazzo degli Anziani (fronte orientale)

Palazzo degli Anziani (fronte orientale)

Prendiamo l’ascensore e ci portiamo nella parte alta della città, qui ci imbattiamo subito nel Palazzo degli Anziani (XIII sec.), l’antica sede municipale della città.

Costruito in stile romanico-gotico e in seguito trasformato, ha una architettura particolare poichè è composto principalmente di due fronti, uno verso il mare e l’altro verso la piazza antistante.

Palazzo degli Anziani (fronte occidentale)

Palazzo degli Anziani (fronte occidentale)

Il fronte mare alto 6 piani, ha basamento ad arconi ogivali in pietra bianca del Conero e il resto della struttura in laterizi dove si aprono finestre romaniche.

Proseguiamo la nostra camminata e troviamo Palazzo Ferretti (XVI sec.), residenza dell’omonima famglia nobile e sede del Museo Archeologico Nazionale delle Marche dal 1958.

Palazzo Ferretti

Palazzo Ferretti

Il Museo espone una ricca collezione di reperti che offono una panoramica sulla storia del territorio marchigiano dal Paleolitico all’età romana.

Il percorso, sviluppato su 3 piani, attraversa i saloni dell’antico Palazzo rinascimentale, le decorazione degli interni e il piano nobile sono opera del pittore Pellegrino Tibaldi.

Anfiteatro Romano

Anfiteatro Romano

La passeggiata ci porta al sito archeologico dell’Anfiteatro Romano (fine I sec. a.C.), realizzato nel periodo Augusteo e riscoperto nei primi anni del 1800.

L’Anfiteatro poteva ospitare fino a 10.000 spettatori disposti su circa 20 gradinate.
Annesso ad esso si trovano i locali adibiti a uso termale, un vasto ambiente con pavimento a mosaico e pareti affrescate.

Cattedrale di San Ciriaco

Si raggiunge poi la Cattedrale di San Ciriaco (X-XI sec.), l’emblema di Ancona, per la posizione geografica e per il significato storico-religioso.

Dedicata a San Ciriaco (Santo protettore della città), Vescovo di origini armene martirizzato ad Ancona, le cui spoglie sono conservate nella cripta all’interno della Cattedrale.

Spoglie di San Ciriaco

Spoglie di San Ciriaco

Il Duomo si trova sulla cima del colle Guasco, edificato sui resti di un Tempio ellenistico distrutto nel 558 da un terremoto, i cui resti sono visibili sotto lastre di vetro.

Il portale è in pietra bianca del Conero, ha alla base due leoni in marmo rosso che stringono tra gli artigli un serpente e un agnello.

Cattedrale di San Ciriaco

Realizzato in stile romanico che si fonde con il gotico-bizantino, a pianta centrale a croce greca, sovrastata da una cupola ricoperta di lastre metalliche.

Nonostante i danni causati dalle due Guerre Mondiali e il terremoto del 1972, la Cattedrale è stata riportata alla sua solenne bellezza ed eleganza.

All’interno del Duomo si possono ammirare alcuni oggetti sacri avvolti dal mistero, come il “dipinto miracoloso” della Vergine di tutti i Santi.
Si dice che la Madonna ritratta in questo dipinto abbia mosso gli occhi in più occasioni, lo stesso Napoleone Bonaparte volle vedere personalmente il dipinto.
Secondo la leggenda, a seguito di questa sua visita, Napoleone fece restituire tutti gli oggetti depredati al Duomo durante la conquista di Ancona.

Finita la lunga giornata rientriamo alla base, stanchi ma estremamente soddisfatti anche di questo itinerario e le magifiche cose che abbiamo visitato e scoperto.

Il prossimo itinerario toccherà le famose Grotte di Frasassi.

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