Da Sacile a Pordenone, tra canali e borghi

Alla scoperta del Friuli Venezia Giulia - Parte 4

by Albore Simone Marino

Polcenigo

Polcenigo è un borgo di origine medievale inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia.

Chiesa della Madonna della Salute

Chiesa della Madonna della Salute

Si può ammirare la Chiesa della Madonna della Salute (1371), tra le chiese più antiche del borgo, presenta un’aula unica senza presbiterio, vi si trova un altare barocco policromo e un’interessante acquasantiera seicentesca.
Sul tetto della chiesa spicca il campaniletto a vela.

Palazzo Fullini-Zaia

Palazzo Fullini-Zaia

Presenti nel borgo molti palazzi nobiliari di epoca veneziana e medievale, tra questi il maestoso Palazzo Fullini-Zaia (XVI-XVII sec.) che ospitò il figlio adottivo di Napoleone. La facciata dell’edificio presenta un porticato con cinque archi bugnati, due splendide trifore con colonnine e poggiolo e numerosi mascheroni. La struttura presenta ambienti con delicati stucchi settecenteschi, in cui sono conservati mobili e quadri d’epoca.

Palazzo Scolari-Salice

Palazzo Scolari-Salice

Altro interessante edificio è Palazzo Scolari-Salice (XVI sec.), cui risaltano le antiche colonne del portico con stemmi nobiliari, all’interno è presente mobiglio d’epoca. Di particolare interesse il maestoso giardino all’italiana di metà ‘800, al quale si accede mediante un ponte che attraversa un torrente, ricco di siepi, sentieri, piante secolari e rare.

Castello di Polcenigo

Castello di Polcenigo

Sulla cima della collina, si trova l’area del vecchio castello (X sec.), dove si domina dall’alto Polcenigo e l’intera vallata.

Originariamente il castello era costituito da un mastio con torri e due cinte murarie, venne distrutto da un incendio nel 1600, riedificato come villa veneta (fine XVIII sec.) e collegato al borgo tramite una scalinata di 365 gradini in pietra.

Panorama

Panorama

Abitato per circa un secolo, verso la metà del XIX secolo si trovò coinvolto in una controversa ereditaria, poi la successiva decadenza. Oggi purtroppo sono andate perdute molte parti e attualmente vige ancora in stato di abbandono.

Proseguo l’itinerario dirigendomi a Pordenone.

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