Agenzie di viaggio, crisi da Covid

by Albore Simone Marino

Prosegue la mia indagine “Covid e settore del turismo“, dopo l’intervista che mi ha rilasciato Flixbus, questa volta mi soffermo sulle agenzie di viaggio, coloro che fanno da tramite con Tour Operator e compagnie per prenotare le nostre vacanze.

Se già una azienda privata importante come Flixbus, ha risentito in modo intenso la crisi del turismo scaturita dalla pandemia di Covid, vi siete chiesti in che condizioni sono le agenzie di viaggio?

Ci racconta tutto Giacomo Fabbri, che a Verona ha una sua agenzia di viaggio e sta affrontando quello che si può definire un vero e proprio periodo nero del settore.

Come ha inciso la pandemia di Covid-19 sulle agenzie di viaggio?

Noi agenti di viaggio siamo stati quasi i primi a chiudere, in quanto per noi il contatto con il pubblico è importante e quindi facevamo fatica a tenere debita distanza, è l’unico comparto che ne risentirà più di tutti e purtroppo sarà l’ultimo che si riprenderà.

Dopo i tragici eventi del “11 Settembre 2001” e l’avvenimento delle OTA (Online Travel Agency) ci siamo ripresi, ma ora purtroppo ci hanno sotterrato, dimenticati e messi in ginocchio.

Ma dobbiamo anche pensare che tanti fino ad ora hanno prenotato online e in questo momento non hanno ancora ricevuto rimborsi o addirittura rischiano di non riceverli (dipende sempre su quale sito si prenota), mentre con noi il cliente è tutelato maggiormente per cui se non li ha ricevuti in cash o tramite voucher entro 6 mesi sicuramente li avrà.

Purtroppo la pandemia di Covid per me è stato un vero rischio d’impresa in quanto avevo appena deciso di aprire la mia attività per cui il mio fatturato al momento è pari a zero, non si sa nemmeno se al mio rientro in agenzia previsto forse per il prossimo 18 Maggio cosa potrò vendere…

Ti sei adoperato in una gestione più online per il tuo lavoro in agenzia?

Purtroppo l’unico modo che sono riuscito a trovare: è stato portarmi a casa il Pc e lavorare nel portare aria di innovazione e formazione.

Ci sono stati miliardi di webinar per fornirci la miglior formazione, per conoscere i prodotti con la speranza di venderli non appena tutto tornerà alla normalità.

Sto lavorando ad alcuni progetti che presto ci porteranno alla vendita online.

Avendo avuto confini Nazionali, regionali e internazionali chiusi, così come lo spazio aereo, sfortunatamente a casa anche con un e-commerce per questo settore non si riesce a far nulla, ma solamente rivedere la pianificazione autunno-inverno, con la speranza di vendere qualcosa.

Come pensi sia stata gestita la situazione per quanto riguarda l’ambito turistico da parte del Governo o Regione?

Il Governo purtroppo si è dimenticato della nostra esistenza, non abbiamo avuto aiuti economici, tanto meno liquidità a fondo perduto visto che il turismo purtroppo non ha un modo per re-inventarsi rispetto ad altri settori.

La Regione Veneto ha lavorato per farsi auto-promozione, come molte altre Regioni, con la speranza di accogliere nuovamente turisti dall’estero, ma purtroppo quest’anno sono saltate già le più importanti fiere, concerti e le opere in Arena e soprattutto la stagione sul Lago di Garda. Quindi poco è servito!

Sono arrivati tardi a capire che il turismo era in crisi e quindi ci sarà sempre più disoccupazione soprattutto in questo comparto.

Credi che il Governo abbia fatto fin qui abbastanza per il comparto turistico italiano?

Il Governo purtroppo non ha un Ministro che conosce o ha lavorato nel settore, quindi fino a qualche giorno fa pensava che esistessero soltanto imprese ricettive, case vacanze e informazioni turistiche per cui noi agenzie non esistevamo fino a che una nostra collega ha preso in mano la situazione e ha deciso di fondare il gruppo Facebook e il movimento #NONSMETTEREMODIVIAGGIARE, in questo modo ha avuto  la possibilità di poter parlare con diversi Ministri. Fortunatamente è arrivata la notizia all’orecchio del Sen. Gian Marco Centinaio (finalmente ci ha nominati durante una seduta in Parlamento mercoledì scorso) e quindi forse qualcosa si sbloccherà.

Si stima una perdita di circa 15 miliardi di euro a causa del Corona Virus in questo comparto.

Il comparto del turismo conta circa il 13% del PIL Nazionale, cosa ti aspetti da Stato, Regioni e federazione di settore?

Ci aspettiamo innanzitutto di essere considerati ed aiutati perché se il settore turismo muore, non so con quali soldi potremmo ancora campare tutti, non solo noi del settore turismo se la più grande fetta di entrate finanziare muore.

Mi aspetto che lo Stato ci rimborsi gli affitti pagati, ci devono togliere i versamenti di tasse e contributi fino ad almeno fine anno e che ci diano delle liquidità a fondo perduto ad ogni azienda in modo da invitarci e a spronarci nel tenere in piedi l’attività.

Inoltre spero che comincino ad esserci delle associazioni di categoria che ci tutelino di più e che entri una norma in modo che tutti i fornitori attivino il fondo di garanzia, in modo che in caso di fallimento del fornitore non debba rimetterci l’agenzia.

Si parla molto del decreto che metterà in atto il Ministro Franceschini, titolare del MiBACT, hai già potuto capire quali misure potrebbe contenere?

Si parla di rimborsi degli affitti, fondi perduti sia per grandi sia per piccole imprese.

Molto probabilmente uscirà anche il tanto parlato buono di 500€ ad ogni famiglia che prenoterà in una struttura ricettiva in Italia che sembra si darà solo alle famiglie con basso reddito e verrà scalato dalle tasse. Quindi non è un voucher a tutti gli effetti, ma solo una decurtazione.

E’ un buon incentivo verso i nostri colleghi albergatori, ma di certo non è un buon incentivo per noi agenti di viaggio abituati a lavorare in intermediazione.

Qui stiamo aiutando le persone ad arrangiarsi nel prenotare le vacanze da soli e non ad affidarsi ad un professionista del settore. Speriamo che il governo cominci a parlare poco e faccia più fatti!

Molti italiani pensano già se potranno andare in vacanza questa estate, secondo te come potranno essere le prossime vacanze estive?

Sono dell’idea che sì, si potrà certamente andare in vacanza ma non si sa ancora il come, il quando e il dove.

Con la scusa della pandemia di Covid ci saranno molte persone senza lavoro, senza soldi e senza ferie per cui non si sa ancora quante persone potranno permettersi di viaggiare.

Siamo sicuri che si potrà andare in Egitto a Giugno? Si potrà andare in Grecia? Quali altri Stati apriranno i confini?

Siamo sicuri che lo Stato Italiano ci permetterà di viaggiare in tutta Italia senza l’obbligo di rimanere all’interno della propria Regione come ora?

I passeggeri avranno superato il “terrorismo mediatico” per ritornare a viaggiare e ad usare i trasporti?

Come si viaggerà in aereo o in tutti i trasporti pubblici dopo la pandemia? Come si saranno adeguati gli alberghi? Come si saranno adeguate le imprese balneari?

Al momento non ci sono ancora risposte e nemmeno noi del settore siamo stati informati su cosa andremo a vendere una volta rientrati.

Non ci sono ancora notizie definitive, l’unica certezza è che per noi la stagione è passata e siamo sicuri che il prossimo anno ci saranno sempre più persone che avranno voglia di vedere il mondo più di prima.

CONCLUSIONE

Spero che tutta questa situazione si risolvi il prima possibile e che le persone non perdano mai la voglia di viaggiare.

Invito inoltre le persone a cercare di affidare il compito ad un professionista rispetto a comprare online autonomamente anche per dargli maggiore tutela, con questo non voglio penalizzare il mercato dell’online ma dobbiamo pensare che ognuno deve svolgere il proprio lavoro, si pagherà qualcosa in più ma si avrà un servizio completo!

Vi consiglio anche di acquistare sempre sui canali diretti delle compagnie aree per evitare di finire su alcuni portali che in momenti come questi si fa fatica a trovare un contatto telefonico per ricevere un rimborso, rispetto ad una compagnia aerea o ad affidarsi ad un’agenzia.

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