E’ ormai passato più di un anno da qundo siamo stati colpiti dal flagello Covid, tra Maggio e Giugno dello scorso anno ho lanciato una sorta di inchiesta sull’impatto che il Covid avrebbe avuto nel settore turistico.
Il Covid ha prodotto sul settore turistico ricadute inimmaginabili, mi sono confrontato con aziende, operatori, istituzioni e anche personaggi famosi, per capire le problematiche che hanno riscontrato e il modo per uscirne.
Secondo i dati definitivi delle Regioni gli arrivi in Italia sono calati al -56,7% e le presenze scese al -51,5%.
Il 2020 è stato un anno disastroso per il turismo, solo una lieve ripresa nel periodo estivo ma poi la seconda ondata di pandemia ha provocato la mancata apertura della stagione invernale.
Quindi dopo un anno com’è la situazione?
Il secondo trimestre 2021 vede la situazione in calo del -87% dei voli rispetto al 2019.
Il Rapporto sul Turismo Italiano indica una piccola ripartenza per il 2021 spinta dal turismo domestico e di prossimità.
Il primo effetto della ripresa è la voglia di normalità da parte dei vacanzieri, orientati verso destinazioni conosciute non troppo lontane da casa e possibilmente Covid free.
Successivamente con il continuo aumento delle persone vaccinate anche negli altri Paesi, si tornerà a viaggiare verso mete più lontane.
Digital Green Certificate
Il primo strumento per far ripartire il turismo e i viaggi in Europa, sarà la vaccinazione del 70% della popolazione europea e un documento che ne attesti l’avvenuta vaccinazione, siano risultati negativi a un test o siano guariti dal Covid.
Il “Digital Green Certificate” sarà probabilmente attivo entro fine Giugno, concederà l’ingresso a tutti coloro che hanno ricevuto un vaccino approvato dalla UE e faciliterà i viaggi all’estero, questo quanto dichiarato da Thierry Breton, Commissario Europeo per il Mercato Interno.
A livello italiano anticipiamo i tempi, sarà infatti attivo dal 16 Maggio il Green Pass Nazionale.
Sulla falsa riga del Digital Green Certificate, la carta verde Nazionale permetterà gli spostamenti tra le Regioni in modo più facile, per coloro che ha concluso il ciclo vaccinale oppure è negativo al tampone eseguito entro le 48 ore prima della partenza o è guarito dal Covid.
Turismo interno
Regione Lombardia punta ad una offerta esperienziale in un territorio occupato dal 40% da montagne, con la zona lacustre più grande d’Europa, una pianura ricca di residenze e castelli. Una Regione ricca di cultura e con 14 siti UNESCO da poter visitare, raccoglie inoltre molte eccellenze anche dal punto di vista enogastronomico.
Si punterà sempre più verso un turismo green, accessibile e proiettato verso i luoghi meno blasonati.
Il rilancio del territorio lombardo sarà anche attraverso “story telling” con ambasciatori che aiuteranno a far scoprire la Regione.
Forti investimenti e promozioni anche in vista delle Bergamo e Brescia, Capitali della Cultura 2023 e le Olimpiadi Invernali 2026 di Milano-Cortina.
Anche Regione Toscana punta sulla voglia di far conoscere luoghi meno noti.
Per promuovere il turismo sono stati creati 52 nuovi prodotti turistici suddivisi in 7 temi, tra i quali il ritorno alla scoperta dei borghi, le città d’arte e il mare.
Per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante, sono previsti itinerari ad hoc sulle orme del sommo poeta.
La Regione Friuli Venezia Giulia indica che il prodotto enogastronomico è un elemento e uno strumento di promozione delle destinazioni.
Si punta molto sulla “Strada del Vino e dei Sapori” che raccoglie tipicità enogastronomiche del territorio ed artigianato.
Turismo Enogastronomico
Lo scorso anno per ovvie ragioni, abbiamo dovuto riscoprire l’Italia dal punto di vista turistico.
Questa forzatura rimanendo all’interno dei confini Nazionali, ha creato una voglia di approfondire la conoscenza del patrimonio di sapori tradizionali e territoriali.
Oltre il 10% dei turisti, che si dimostrano sempre più attenti all’ecosostenibilità, hanno viaggiato spinti da curiosità culinarie o enologiche.
Il turismo enogastronomico si dimostra in continua ascesa da diversi anni, i tuisti si dimostrano sempre più consapevoli, esigenti ed attenti alla tutela delle risorse locali e del paesaggio. La Sicilia risulta essere la meta più desiderata dal turismo enogastronomico, seguono poi Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Toscana.
Secondo Giorgio Palmucci, Presidente di Enit, l’enogastronomia ha contribuito a mantenere salda l’affezione per l’Italia in questo momento difficile. Queste esperienze hanno mutato la geografia turistica, introducendo nuove forme di approccio alla conoscenza dei territori, rappresentando anche un traino per le imprese, un profondo rinnovamento dei modelli turistici, aprendo sempre più l’offerta in direzione della sostenibilità.
Alla scoperta dei borghi
Gli italiani stanno rivalutando, riscoprendo l’Italia, anche le Regioni stanno puntando sul turismo interno e far conoscere quei territori meno noti e blasonati.
Le aree interne e i borghi possono mettere al centro il ruolo del turismo del nostro Paese.
C’è stata una crescente attenzione verso i borghi nella fase pre-pandemica, dal 1998 le Bandiere Arancioni del Touring Club valorizzano i borghi, sottolinea Giulio Lattanza, Direttore TCI.
Le Bandiere Arancioni, che contano oltre 250 borghi sparsi su tutto il territorio Nazionale, salvaguardano i centri minori e li valorizzano dal punto di vista turistico.
Una sfida per i borghi e le realtà periferiche può essere individuata nelle ferrovie turistiche.
Oltre ad essere un mezzo di mobilità sostenibile, il treno potrebbe essere una opportunità su cui puntare per la rinascita del turismo.
Turismo ferroviario
In questi giorni in BIT è stato presentato un nuovo programma dedicato ai viaggi per un turismo di prossimità in Regione Lombardia.
“Gite in Treno” è il progetto creato da Trenord e Lonely Planet che prevede diversi itinerari suddivisi in 5 categorie (Laghi, Train&Bike, Train&Trekking, Città d’arte, Divertimento).
Gli itinerari permettono di scoprire luoghi come Monte Isola (Lago d’Iseo), l’isola lacustre più alta d’Europa, percorre parte della Via Francigena o visitare le città d’arte lombarde.
Tra gli itinerari sicuramente da provare c’è quello del Treno dei Sapori, un piacevole viaggio turistico-enogastronomico lungo le sponde del Lago d’Iseo, scoprendo il territorio anche dal punto di vista del gusto.
Altra iniziativa è quella del TrenoBLU della Ferrovia del Basso Sebino, che percorre la linea Palazzolo sull’Oglio – Paratico Sarnico utilizzando un locomotore a vapore.
Ulteriore ferrovia turistica è quella del Treno Natura sulla linea Asciano-Monte Antico in Val d’Orcia. Il servizio viene solitamente svolto con locomotive a vapore e carrozze “centoporte”.
Puntiamo quindi anche quest’anno sul turismo interno, investiamo sul turismo italiano visitando qualche borgo e sostenendo le realtà locali.
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4 commenti
anche io andrò in Friuli!!!! comunque anche io faccio la stessa cosa con Bologna, la mia città 🙂
Dai, chissà che ci si incrocia in Friuli allora 🙂
un bellissimo articolo, ci ricorda quante cose belle possiamo fare vicino a casa nonostante il brutto periodo.
Io sono in prima linea e sono ripartita ufficialmente dalla mia Regione, l’Emilia Romagna! …nel mio piccolo, collaboro!
Sono perfettamente d’accordo con te, l’unica cosa positiva che ha portato la pandemia è stata l’aver riscoperto il nostro Paese.
Io la scorsa estate ho fatto un bel tour in Umbria, qesta estate sto considerando di farlo in Friuli Venezia Giulia.
Poi nel mio piccolo faccio conoscere anche qualche angolo di Milano poco conosciuto anche a noi milanesi 🙂
I commenti sono chiusi.