Ascoli, un’oliva tira l’altra

Alla scoperta della Regione Marche tra Macerata e Ascoli Piceno - Parte 4

by Albore Simone Marino

Ascoli Piceno, eccellenze enogastronomiche e culturali

Ascoli Piceno è tra le città più rilevanti delle eccellenze enogastronomiche e culturali italiane.

Il centro storico è realizzato per lo più in travertino, una roccia calcarea chiara usata sin dai Romani come materiale di costruzione o ornamentale.

Battistero di San Giovanni

Battistero di San Giovanni

Il mio itinerario inizia dal Battistero di San Giovanni (V-XII sec.) sorto sui resti di un battistero precedente, ha mantenuto nei secoli le forme romaniche originali, presenta una base quadrata sovrapposto da tiburio ottagonale e cupola circolare.
Al suo interno si trova l’originaria vasca circolare per il battesimo ad immersione.

Cattedrale di Sant'Emidio

Cattedrale di Sant’Emidio

Accanto si trova la Cattedrale di Sant’Emidio (V-XVI sec.), edificata sul luogo di un edificio pubblico romano, intitolata al primo vescovo di Ascoli Piceno, patrono della città.

La forma rettangolare della facciata del Duomo è costruita in blocchi di travertino, divisa in tre parti da quattro colonne.

Cattedrale di Sant'Emidio

Cattedrale di Sant’Emidio

L’interno, in stile romanico-gotico a croce latina, è diviso in 3 navate e raccoglie numerose opere artistiche.
La sottostante a cripta composta da 13 piccole navate, custodisce le reliquie di S. Emidio.

Fontana

Fontana

Nella grande Piazza Arringo, la più antica della città, si trovano due belle fontane gemelle in travertino con statue bronzee rappresentanti cavalli marini, putti e mascheroni.

Chiesa di Santa Maria della Carità

Chiesa di Santa Maria della Carità

Mi trovo poi di fronte alla Chiesa di Santa Maria della Carità (XIV-XVI sec.), conosciuta anche come Chiesa della Scopa (in quanto era gestita dalla Confraternita della Scopa), con elegante facciata a 4 lesene corinzie.

L’interno della chiesa è a unica navata, con decorazioni dal gusto barocco.

Piazza del Popolo

Piazza del Popolo

Raggiungo poi il fulcro cittadino, la famosa e storica Piazza del Popolo dalla forma rettangolare, è tra le più belle e suggestive piazze italiane.

Piazza del Popolo è anche il luogo in cui viene svolta annualmente la Quintana, rievocazione storica con sbandieratori, dame, arcieri e musici che sfilano in piazza prima dell’inizio del torneo.

Sulla piazza si affacciano su un lato il Palazzo dei Capitani del Popolo, il Caffè Meletti e la Chiesa di San Francesco, il lato opposto è incorniciato da un loggiato a 59 archi e palazzetti rinascimentali.

Mi fermo allo storico Caffè Meletti, uno dei simboli di Ascoli Piceno, nato prima come sede del Picchetto della Dogana e in seguito divenuto Palazzo delle Poste e Telegrafi.

Caffè Meletti

Caffè Meletti

Solo alla fine del 1905 attraverso un’asta pubblica, Silvio Meletti acquistò l’edificio e nel 1907 inaugurò il Caffè Meletti.

L’edificio di tre piani ha una elegante facciata neoclassica, con portico a cinque arcate decorate con simboli postali, a simboleggiare l’attività precedente dell’edificio.

All’ultimo piano dell’edificio si trova una terrazza che affaccia direttamente sulla piazza.

L’interno si presenta con un elegante e affascinante stile Liberty caratterizzato da tavolini in marmo bianco e ghisa e divanetti in velluto. Il soffitto è decorato con affreschi a tema dell’anice e illuminato da lampadari in ottone e vetro di Murano.

Anisetta Meletti

Anisetta Meletti

La loro specialità è l’Anisetta Meletti, liquore a base di anice verde prodotto ancora oggi con la ricetta originale di Silvio Meletti.

Tra gli innumerevoli personaggi che frequentarono il Caffè Meletti vi furono anche Hemingway e il Trilussa.

Dal 1981 è stato  dichiarato “Locale di interesse storico e artistico” dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali.


Caffè Meletti
Piazza del Popolo, 56
Ascoli Piceno
Tel.: 0736-255559
Email: info@caffemeletti.it


Il vicino Palazzo dei Capitani del Popolo (XIII-XIV sec.) edificato per ospitare il governo comunale.

Palazzo dei Capitani del Popolo

Palazzo dei Capitani del Popolo

Al centro della facciata vi è l’importante portale sormontato dal monumento dedicato a Papa Paolo III, a destra del portale vi è un blocco di travertino che presenta una epigrafe con fregi e simboli araldici.

Ai fianchi vi sono due grandi archi arconi cui sopra trovano spazio due loggette con bifore.
La parte più alta è caratterizzata da 7 finestre e due balconcini angolari.

All’interno si possono ammirare la Sala degli Stemmi e la Sala della Ragione, con un affresco del XV secolo e 12 pannelli lignei dipinti fra il XVIII e il XIX secolo.

Al piano terra si trova un interessante itinerario archeologico che percorre la storia della città, dal periodo romano repubblicano.

A pranzo sosto da Migliori per ovviamente mangiare le Olive Ascolane, fatte rigorosamente con l’Oliva Tenera Ascolana DOP. La ditta Migliori è famosa da anni per la qualità delle olive tenere ascolane, pronte da friggere.

Olive Ascolane Migliori

Olive Ascolane Migliori

Con il termine “olive ascolane” o “olive all’ascolana“, si intende l’oliva verde denocciolata, ripiena, impanata e fritta la cui origine risalirebbe alla metà del XIX secolo.

L’oliva verde precedentemente conservata in salamoia, viene sciacquata, denocciolata e poi riempita con un impasto a base di carne di manzo, maiale e qualsiasi altro tipo di carne, solitamente pollo e/o tacchino, ma le varianti sono infinite.

Ogni famiglia però ha la propria ricetta che generalmente viene custodita in gran segreto.

Si ritiene che le prime olive ascolane nacquero per sbaglio, o meglio vennero in mente a un cuoco privato di una nobile famiglia ascolana, dall’esigenza di mascherare e riproporre l’arrosto avanzato da un lauto banchetto. Questo nuovo piatto suscitò tanta meraviglia che divenne presto un vanto e si diffuse a macchia d’olio anche fra il popolo, divenendo il simbolo della festa, soprattutto nuziale, per poi affermarsi col benessere economico dagli anni ’60 in poi come il piatto della domenica in famiglia.

Oltre ad essere ristorante e negozio, vi è la possibilità di soggiornare nel B&B.


Migliori Olive Ascolane
Piazza Arringo, 1
Ascoli Piceno
Tel.: 0736-250042
Email: ristorante@miglioriolive.It


Mi sposto di poco fuori dal centro storico dirigendomi al Lavatoio di Porta Romana (XVII secolo), lavatoio pubblico realizzato in travertino, conosciuto anche come Fonte di Sant’Emidio.

Lavatoio di Porta Romana

Lavatoio di Porta Romana

La leggenda vuole che Sant’Emidio, non avendo a disposizione abbastanza acqua per battezzare tutti i nuovi fedeli convertiti al Cristianesimo, se la procurò battendo un sasso dal quale sgorgò la sorgente.

Non lontano si trovano i resti del Teatro Romano situato ai piedi del Colle dell’Annunziata.

Teatro Romano

Teatro Romano

Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce l’impianto dell’emiciclo su cui, sfruttando la naturale pendenza del rilievo, poggiavano le gradinate destinate agli spettatori.

Dopo Ascoli Piceno mi sposto ad Offida, antico borgo medievale inserito tra I Borghi più belli d’Italia.


Tipicità Enogastronomiche

Un altro piatto che rappresenta la gastronomia locale, oltre ovviamente l’oliva all’ascolana, è il fritto all’ascolana, Il fritto composto da costolette di agnello, carciofi, olive ascolane e cremini (crema fritta).

Altra specialità è il Ciauscolo, un insaccato a pasta molle da gustare spalmato sul pane, una vera delizia.

La zona dell’ascolano è nota anche per la produzione del Rosso Piceno SOC Superiore e del Falerio DOC.

Il Rosso Piceno DOC Superiore è un vino fermo dal colore rosso rubino, realizzato con vitigni Montepulciano e Sangiovese. Viene prodotto in un’area circoscritta di 13 Comuni.

Si differenzia dal Rosso Piceno DOC per un ulteriore periodo di affinamento in legno.

E’ un vino dai profumi intensi con note di frutti rossi, si abbina a carni da cortile, selvaggina e carni alla griglia.

Il Falerio DOC ha un colore paglierino realizzato con vitigni Trebbiano Toscano, Passerina e Pecorino.

Ha un profumo fruttato e fresco, al palato risulta secco e sapido, ottimo per accompagnare piatti a base di pesce, carni bianche e zuppe di verdure.

Eventi

L’evento di maggior rilievo di Ascoli Piceno è senza dubbio la Giostra della Quintana.

Tradizionale torneo medievale a cavallo che si tiene ogni prima Domenica di Agosto, per celebrare il Santo Patrono.

In questo giorno la città si trasforma e si torna indietro nel tempo, in cui lungo le strade le persone vestono eleganti abiti medievali e risuonano i rulli dei tamburi.

Il fulcro è una sfida nella quale si cimentano 6 cavalieri, ciascuno dei quali rappresenta un sestiere cittadino.

La giostra consiste nel colpire con la lancia, in 3 consecutivi assalti da ripetersi per 3 volte ogni turno il bersaglio.

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