Tra borghi storici, antichi sport, archeologia e spiritualità

Alla scoperta della Regione Marche tra Macerata e Ascoli Piceno - Parte 3

by Albore Simone Marino

Treia

Treia è annoverata tra i “Borghi più belli d’Italia” e non è difficile capire il perché dopo averla visitata.

La storia di Treia è molto antica, il primo borgo sorgeva nell’area dove si trova attualmente il complesso del Santuario del SS. Crocifisso, lungo una diramazione della Via Flaminia che conduceva ad Ancona.

Treia

Treia

A Treia ho appuntamento con David Buschittari, Vicesindaco con diverse deleghe alcune delle quali legate al turismo e la promozione del centro storico.

David mi presenta al ragazzo della Pro Loco che mi accompagna a visitare alcuni dei luoghi più importanti della città, oltre a descrivermene la storia.

Museo del Gioco del Pallone con Bracciale

Museo del Gioco del Pallone con Bracciale

Il primo luogo che visito è il “Museo del Gioco del Pallone con Bracciale“, dedicato ad uno sport poco conosciuto.

Racchiude storia e tradizione culturale di Treia legata a questo sport, al suo interno si trovano infatti poster e fotografie d’epoca, trofei, palloni e soprattutto bracciali, anche secolari.


Gioco del Pallone col Bracciale

Il gioco del pallone col bracciale si pratica negli “sferisteri“, speciali arene realizzate su un terreno lungo 90/100 metri e largo 16/18 metri, con un muro d’appoggio laterale alto circa 20 metri.

Gioco del Pallone col Bracciale

Gioco del Pallone col Bracciale

Le squadre sono composte da 3 giocatori (battitore, spalla e terzino), oltre al “mandarino” che ha il compito di lanciare la palla al battitore, il quale scende con slancio da un trampolino cercando di colpirla col bracciale.

Ogni partita è divisa in frazioni e come nel tennis, anche per il bracciale il conteggio dei punti è ogni 15.

Il personaggio più rappresentativo di questa disciplina è stato Carlo Didimi, a cui Giacomo Leopardi dedicò il canto “A un vincitore nel pallone“.

Il Gioco del Pallone con Bracciale è dal 2022 Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.

La Disfida del Bracciale

Ininterrottamente dal 1979 si celebra a Treia la “Disfida del Bracciale“, manifestazione di risonanza Nazionale che si tiene la prima domenica di Agosto.

Si tratta di una specie di Torneo Nazionale che vede impegnate le squadre dei 4 quartieri cittadini (Onglavina; Cassero; Vallesacco e Borgo) per la conquista di un palio e di un trofeo da custodire per un intero anno.

Il momento agonistico della Disfida, è preceduto e seguito da sfilate in costume e da rigorose cerimonie protocollari che si richiamano all’epoca di Carlo Didimi, alla prima metà dell’Ottocento.

Teatro Comunale

Teatro Comunale

Passiamo poi al bellissimo Teatro Comunale (1821), costruito per volontà della nobiltà locale che ne finanziò anche la costruzione.
Il bellissimo interno è decorato con stucchi e dipinti lignei e presenta un prezioso sipario del 1865 che raffigura la battaglia di Vallesacco.

Teatro Comunale

Teatro Comunale

Nelle sale superiori del Teatro è alestito il Centro Studi Dolores Prato, importante scrittrice italiana del ‘900, che ha rcaccontato la sua infanzia trascorsa a Treia nel romanzo “Giù la piazza non c’è nessuno“.

Dal 1982 il Teatro Comunale di Treia è annoverato tra i “Teatri Storici delle Marche“.

Prosegue il tour cittadino verso il Museo Civico Archeologico inaugurato nel 2004, allestito presso l’ex Convento di San Francesco.

Museo Civico Archeologico

Museo Civico Archeologico

Al suo interno sono esposti alcune statue, stele funerarie romane ed interessanti (e alquanto insoliti, vista la zona) reperti egizi.

Museo Civico Archeologico

Museo Civico Archeologico

Molti dei reperti sono stati rinvenuti presso l’area dove sorgeva l’antica Trea, una zona ricca dal punto di vista archeologico in quanto è stata scoperta anche un’area sacra risalente al II secolo d.C. dedicata alle divinità egizio-orientali Iside e Serapide.

Piazza della Repubblica

Piazza della Repubblica

Torniamo poi all’interno delle mura cittadine, giungiamo in Piazza della Repubblica, chiusa da una balaustra con al centro il monumento a Pio VI e dalla quale la vista si perde all’orizzonte verso l’area collinare.

Su gli altri 3 lati della piazza si affacciano la Chiesa e Convento di San Filippo, il Palazzo Comunale e l’Accademia Georgica.

L’incompiuta Chiesa di San Filippo (XVIII sec.), presenta una pianta a navata unica a doppia campata e custodisce le reliquie di 4 martiri della prima cristianità (Valentino, Aurelio, Castoria e Venusta) e quelle di San Filippo e del Beato Pietro da Treia.

Pregevoli anche le opere d’arte tra cui il veneratissimo e ritenuto miracoloso crocifisso ligneo del XV secolo raffigurante “Cristo della Pioggia“.

Palazzo Comunale

Palazzo Comunale

Il Palazzo Comunale (XVI-XVII sec.) ristrutturato in epoca rinascimentale, ospita al piano nobile la Pinacoteca Comunale che raccoglie dipinti del ‘700-‘800 di personaggi illustri e nobili di Treia.

Purtroppo gli avvenimenti sismici degli ultimi anni hanno reso la struttura inagibile, pertanto l’Amministrazione comunale è stata trasferita poco lontano.

Procedono i lavori di recupero e messa in sicurezza per  farlo tornare presto agibile.

Accademia Georgica

Accademia Georgica

L’Accademia Georgica (XVIII sec.), ha sede nella palazzina ottocentesca opera dell’Architetto Giuseppe Valadier, tra i più grandi architetti italiani, che realizzò anche Piazza del Popolo e il Pincio a Roma e il Duomo di Spoleto ed altre architetture nazionali.

E’ un istituto che vanta una storia molto lunga, come Accademia Letteraria ha origini Quattrocentesche e divenuta Accademia Agraria nel corso del 1700.

Al suo interno custodisce un patrimonio che è stato raccolto e conservato nei secoli, 1196 pergamene dell’Archivio Storico, oltre 15.000 volumi e la documentazione delle attività dell’Accademia.

Il suo periodo più ricco fu tra il XVIII e XIX secolo, nell’età dell’Illuminismo che vide un notevole incremento demografico che causò in quegli anni una crisi economica che investì tutta Europa.

Accademia Georgica

Accademia Georgica

Tra i rimedi più efficaci ci furono il progresso e lo sviluppo dell’agricoltura, fu così che questa esigenza nel 1778 a Treia alcuni intellettuali innovatori e appassionati di agronomia crearono l’Accademia Georgica dei Sollevati, centro di studio e sperimentazione agricola.

Un punto molto importante ed ambizioso in questi ultimi anni dell’Accademia Georgica è la messa in sicurezza e digitalizzazione dell’Archivio Storico e Biblioteca.

L’Accademia Georgica è anche un Istituto di promozione della cultura attiva a vari livelli, che intrattiene rapporti sia livello Nazionale che Internazionale.

Tra gli accademici più illustri dell’Accademia Georgica, vi è anche Vittorio Sgarbi.

Villa Spada

Villa Spada

La Sig.ra Cristina Ricotta, della segreteria del Sindaco, mi accompagna a visitare Villa Spada (XIX sec.), conosciuta anche come Villa “La Quiete”, è tra le ville più belle della Provincia di Macerata e della Regione Marche.

La villa, realizzata dall’architetto Giuseppe Valadier, è circondata da un grande parco cintato di circa 3 ettari, con al suo interno giardini all’italiana, boschi ed alberi secolari.

Vi si trova anche una grande terrazza belvedere con balaustra oltre all’edificio della casa del custode, l’area della scuderia e un piccolo gazebo neogotico (1833).

E’ stata avviata una campagna di ristrutturazione di tutti gli edifici (inclusi gli interni) e anche del parco.

Villa Spada

Villa Spada

Purtroppo lasciata in abbandono per diversi anni, il Sindaco di Treia, Franco Capponi, crede molto nel progetto di recupero di Villa Spada e già se ne vedono i frutti con il recupero dell’ingresso e la casa del custode.

Due coppie di Propilei, elementi di passaggio in senso metaforico tra vita e morte, vengono rappresentati da un’urna cineraria e una colonna spezzata poste sopra di essi.

Villa Spada

Villa Spada

La facciata di Villa Spada si presenta con corpo centrale con portico e loggiato sovrastante, un’ampia scalinata trapezoidale permette l’accesso alla dimora storica.

Tra i numerosi proprietari vi è il Conte Lavinio de’ Medici Spada, personaggio complesso che ha più volte avuto ruoli importanti in epoca Risorgimentale.

Secondogenito del Conte Girolamo Spada e di Giulia de’ Medici, dai genitori ereditò l’interesse verso le scienze e la botanica e la passione per le lettere.

Fu uomo di lettere e di scienza, poeta e noto mineralista (esiste infatti la Spadaite, un minerale a lui dedicato), fonda l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e fu anche Segretario della Società Romana di Orticoltura.

Durante la Seconda Guerra Mondiale venne utilizzata dall’artiglieria del II Corpo Polacco guidato dal Comandante Andres Wladyslaw e dagli anni ’60 fino al 1980 ospitò l’asilo Savoia, gestito da personale ecclesiastico.

Villa Spada

Villa Spada

Nonostante il susseguirsi di numerosi proprietari, la villa cadde piano piano in rovina, dal 2015 è di proprietà comunale.

C’erto il lavoro più impegnativo, anche dal punto di vista delle risorse finanziarie, sarà il recupero della villa, che al suo interno presenta pareti affrescate.

Ma come si dice, il duro lavoro premia sempre e al termine dei lavori, doneranno nuovamente all’intera comunità un magnifico luogo.

Treia

Treia

Terminata la visita dell’area di Villa Spada torno a Treia, dove percorro le vie del borgo gustando degli ottimi Calcioni, che ho anche acquistato da portare a Milano.

I Calcioni

Il calcione è un prodotto da forno della tradizione culinaria treiese.

Calcione (Fonte: Sito Pro Loco Treia)

Calcione (Fonte: Sito Pro Loco Treia)

Dal sapore unico dolce-salato, si presenta come un raviolo di pasta sfoglia al cui centro vi è un ripieno formato da uova, pecorino, zucchero ed olio.

Una volta chiuso, alla sommità viene fatto un taglio che consente la fuoriuscita del ripieno durante la cottura.

Dopo Treia mi sposto a Urbisaglia, altro borgo fortificato e ricco di storia.


Si ringrazia sentitamente tutta l’Amministrazione Comunale, la Pro Loco di Treia e il Sig. Luigi Emili, per il materiale ricevuto, la cortesia, la disponibilità e l’ospitalità ricevuta.

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