Enogastronomia locale
Dal punto di vista enogastronomico, la Croazia offre numerosi piatti di influenza Italiana e Tedesca.
E’ normale trovare nelle trattorie le cotolette “Viennesi” oltre che pasta, riso e pizza.
Tradizionalmente la cucina è basata su piatti di carne o pesce, un piatto tipico che abbiamo provato è il Cevapcici, polpettine cilindriche fatte di carne macinata, cotte alla griglia o alla piastra ed accompagnate con una salsa piccante preparata con peperoni rossi e spezie.
Molto buoni anche i formaggi Dalmati ed il prosciutto Dalmata.
In Croazia viene prodotto il vino Prosek, vino liquoroso dolce simile al Passito nostrano o al Commandaria cipriota.
Purtroppo c’è una controversia a livello UE per quanto riguarda la denominazione “Prosek” molto simile all’Italiano “Prosecco“, una diatriba tra Croazia ed Italia per avere la D.O.P. nella quale la Commissione Europea dovrà dare il suo parere.
I Croati vanno fieri del nome del vino in quanto sostengono sia nato prima rispetto a quello Italiano, vedremo come andrà a finire, magari a “tarallucci e vino…”
Le birre tipiche croate sono la Karlovačko e la Ožujsko, entrambe bionde.
La birra tipica bosniaca è la bionda Sarajevsko.
Per ciò che riguarda la Bosnia Erzegovina, una delle specialità dolciarie che abbiamo potuto gustare è la Baklava, sfoglie di pasta fillo tagliata a rombi, ripiena di noci tritate (a volte anche pistacchi) e ricoperta di sciroppo di zucchero e limone oppure miele e cannella… impossibile resistervi!
E’ un dolce presente anche nella cucina turca, greca ed iraniana.
Un’altra specialità dolciaria Bosniaca è la Ruzica, è come la Baklava, ma invece che essere tagliata a rombi, la pasta viene arrotolata e tagliata a rondelle.
In Bosnia è facile trovare più piatti di carne come ad esempio i Cevapi che sono tipici dei Paesi Balcani e formaggi ed insaccati locali molto buoni.
Per quanto riguarda i souvenir, in Croazia si trovano sacchettini o cuscinetti con la lavanda che viene coltivata sull’isola di Hvar, ma anche ricami e gioielli soprattutto argenti.
Prodotti da portare a casa sono anche olio extra-vergine ed olive, marmellate di fico e frutta in genere, miele.
In Bosnia Erzegovina ottimi regalini sono piatti in rame decorati a mano, prodotti artigianali in legno oppure ricami.
Anche qui si trovano miele e prodotti a base di miele ma sono ottimi anche i formaggi locali se si ha la possibilità di poterli portare a casa.
Consiglio
Diffidate dalle bancarelle che si trovano lungo le Strade Statali ed autostrada, dove agricoltori/apicoltori (o presunti tali), vendono in bottiglie di plastica vino ed olio di chissà quale origine e sicuramente senza controlli igienci oltre che miele, personalmente preferisco spendere qualche cosa in più ma essere sicuro di non stare male!
Da notare che in queste bancarelle i prodotti spessissimo sono sotto la luce diretta del sole che come si sa, non va affatto bene.
Nelle principali cittadine turistiche vi sono stand (spesso in legno) dove poter acquistare questi prodotti confezionati e sigillati in bottiglie di vetro.
La Croazia non mi ha entusiasmato poi molto, a parte qualche posto veramente molto bello, mentre la Bosnia, molto più selvaggia e meno turistica l’ho apprezzata moltissimo.
Sia in Croazia che in Bosnia Erzegovina ho trovato le persone locali molto cordiali e ben disposte nei confronti dei turisti, veramente molto disponibili.
Scopri di più da Viaggiamocela Travel blog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.