Trento, tra meleti e castelli

Alla scoperta del Trentino Alto Adige - Parte 3

by Albore Simone Marino

Doss Trento, dove passa la storia

Il Doss Trento è un colle alto 309 metri, la sua altezza lo colloca tra i punti panoramici della città.

Il Doss Trento costituiva parte dell’imponente difesa austro-ungarica che era la Fortezza di Trento, un campo trincerato a difesa del capoluogo.

Oggi è un parco d’interesse botanico, geologico e storico, accessibile solo a pedoni e biciclette.
Al suo interno vi si trova il Museo Nazionale Storico degli Alpini, il Mausoleo di Cesare Battisti e i resti di una Basilica Paleocristiana.

Alla fine degli anni ’30 fu deciso di realizzare sul Doss Trento una acropoli alpina, il progetto prevedeva la costruzione di un complesso di opere ma ne furono realizzate solo una parte.
Tra il 1940 e il 1947 circa 300 soldati realizzarono quella che venne chiamata la “Strada degli Alpini“, che collegava Piazzale Divisioni Alpine con la cima del colle.

Piazzale Divisioni Alpine

La salita alla cima del Doss parte dal Piazzale Divisioni Alpine, spiazzo con una caratteristica parete raffigurata da 5 aquile in pietra che rappresentano le 5 divisioni alpine dell’epoca.

Frase scolpita nella roccia

Frase scolpita nella roccia

Alzando lo sguardo verso il colle, si nota scolpita sulla parete rocciosa la frase “Per gli Alpini non esiste l’impossibile“.
L’opera realizzata interamente a mano presenta lettere alte 120 cm e profondità di circa 20 cm.

Doss Trento

Doss Trento

Percorrendo la strada immersa nel verde, che in passato veniva attraversata da mezzi bellici, ci si imbatte in una galleria dove all’interno è presente un altare dedicato a Santa Barbara.

Museo Nazionale Storico degli Alpini

Museo Nazionale Storico degli Alpini

Si raggiunge poi la vecchia polveriera divenuta il Museo Nazionale Storico degli Alpini (1958), purtroppo chiuso per la pandemia Covid, dove all’esterno si possono ammirare diversi armamenti storici.

Mausoleo di Cesare Battisti

Poco più in alto, a dominare la vetta del Doss Trento, si trova il Mausoleo di Cesare Battisti (1935), monumento dalla forma circolare colonnata che circonda l’altare sul quale poggia la tomba marmorea commemorativa. Nell’ipogeo del monumento si trova l’arca con le spoglie del famoso irredentista trentino.

Resti della chiesa Paleocristiana

Resti della chiesa Paleocristiana

Non molto distante, un po’ nascosta dalle radure e dagli alberi, si trovano i resti di una chiesa Paleocristiana (V-VI sec.) scoperti nel 1900. Si pensa sia stata edificata sui resti di un antico insediamento fortificato.

Dopo aver visitato il Doss Trento rientro nel centro storico, direzione Cattedrale.

Basilica Paleocristiana di San Vigilio

Situata sotto il Duomo di Trento, si trova la Basilica Paleocristiana San Vigilio (IV sec.), riscoperta tra il 1964 e il 1977.

Basilica Paleocristiana San Vigilio

Basilica Paleocristiana San Vigilio

Venne costruita al di fuori dell’antica cinta muraria e venne utilizzata con lo scopo di basilica cimiteriale per la sepoltura dei Santi martiri Sisinio, Martirio e Alessandro, affiancate successivamente dalle spoglie di Vigilio.

L’accesso alla Basilica è situato all’interno della Cattedrale e si trova sul lato sinistro dell’altare principale.
Lo spazio è molto ampio e raccoglie diverse tombe, tra queste l’Arca di San Vigilio (XI-XII sec.) monumento funebre che accolse le spoglie del Santo Patrono di Trento.

Pizza Buona

Pizza Buona

A Trento, se desiderate gustare una Pizza Buona, vi consiglio di andare da #PIZZAROAD.
Il locale è piccolo ma ospitale, vasta scelta di pizze (anche vegan), materie prime trentine di qualità ottima. Fantastica la cortesia e la cordialità dei proprietari. Da sottolineare anche il fatto che utilizzano tovaglioli in carta riciclata e prodotti detergenti amici dell’ambiente. Pizza buonissima. Decisamente consigliato!

Strangolapreti

Strangolapreti

Se invece siete amanti dei prodotti tipici, beh la sosta obbligata per gustarli è al Forsterbräu Trento. Oltre ai Canederli si possono gustare anche ottimi Strangolapreti.

Lascio Trento per un itinerario ad Avio

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